Caso- dal latino Casus= Caduta, deriva da càdere.
Caso è un altro dei termini che si possono intendere come qualcosa di "occulto" o "celato".
Molte cose accadono per caso, cose belle o meno belle inaspettate. Ma come spiega l'etimologia -caso= casus- cadere. Il caso che si manifesta nella realtà quaternaria, ci appare come caduto dal "cielo"- "coelatum", ovvero qualcosa che non si spiega con la razionalità nel momento in cui accade. Ma se vogliamo, l'uomo di per se vive una doppia realtà, una manifesta nella quale ha coscienza dei suoi desideri e della sua volontà e una immanifesta il più delle volte latente, occulta, una regione del tutto inconsapevole, un regno in cui lo spazio e il tempo si perdono, una regione che, che a ragione si può chiamare "inconscia" e "sub-conscia".
Ogni desiderio che nasce da queste due regioni, prima o poi "caddrà" nel regno manifesto come un frutto maturo, nel momento in cui ci troveremo nel momento giusto e nel luogo o con la persona che ha i "giusti requisiti" per farlo accadere.
Ogni desiderio preme per voler vivere, a meno che l'uomo in questione, lavorando su di sè ne svela i simboli che l'inconscio o il sub-conscio gli inviano attraverso l'uomo celato in noi, l'uomo storico. Svelando il desiderio egli riesce a manifestarlo portandolo alla coscienza, osservandolo con neutralità e senza giudizio alcuno, togliendolo dall'ombra e portandolo alla luce. I desideri di per se sono la spinta ad una "realizzazione"- ovvero passare da uno stato di possibilità ad uno stato di potenzzialità- esso è come un seme celato nelle profondità della nostra terra, che nella stagione giusta apparirà manifesto.
Per questo motivo nello studio della cabala è molto importante lo scrutare i desideri del profondo anche quelli che la nostra coscienza rifiuta a priori, segregandoli nelle profondità della nostra terra. Noi abbiamo desideri che mai ammetteremmo, in nome di un moralismo o di una educazione, eppure quei "figli illegittimi" e distorti (secondo il nostro giudizio) vivono in noi, non aspettando altro di vivere.
Poi ci sono i casi, che non sono collegati al discorso appena fatto, casi di una manifestazione comune, che mette in gioco l'intera umanità o più persone che hanno i requisiti giusti per farlo accadere, un gioco di sincronicità affinché quella tale cosa accada. Lungi da me nel fare del misticismo, o nel pensare che un Dio decida per noi, ma è semplicemente la vita che spinge verso la sua realizzazione con o senza il nostro consenso. Ciò che ci tocca fare è non ignorare ciò che accade etichettandolo come caso, ma svelare il simbolo che si cela in quelle concatenazione di "casi" come tanti tasselli di un disegno a cui noi facciamo parte.
L'umanità è Una, come l'universo è Uno, siamo come tante cellule di un solo organismo che via via, uno con gli altri, essa (l'umanità) si realizza.