Fin quando scrissi gli Elementi di Magia Naturale e Divina io insisterei nella pregiudiziale che il metodo sperimentale delle scienze, fisiche non è atto a dare un risultato pratico nello studio dei fenomeni dell'anima umana. Gli errori sono identici a quelli che si produrrebbero se i fenomeni del campo delle scienze naturali si dovessero controllare con i ragionamenti sentimentali dei novellieri e con versi e strofette dei poeti.materia da studiare è di origine tanto mutevole che le classifiche, i pareri, i ragionamenti non esplicano spesso neanche le condizioni transitorie morbose dei soggetti e delle cause dei disordini degl'isterici e degli epilettoidi e se ne conosce per quanto se ne può attribuire all'eredità e alle occasioni o pretesti fisici e morali.
La psicologia sperimentale oggi ha fatto dei progressi rapidi, ma conservando i nèi della sua origine di filosofia dei fenomeni naturali coi metodi della esperienza di laboratorio, quando la
Escludendo quindi come enormemente imperfetto questo metodo obbiettivo il quale non verrà mai a conclusioni certe sull'effettività e la realizzazione dei poteri integrativi dell'uomo, resta il metodo soggettivo da sperimentare
fin dove possiamo arrivare, integrando i nostri poteri animici per ottenere dei risultati certi in un campo inverosimile perl comune degli uomini.
Questo metodo di
autoispezione, o metodo di investigazione
soggettivo, fu il metodo degli antichi filosofi e della
iniziazione sacerdotale.
E su questa devo fermarmi un poco per determinare bene ed esattamente ciò che voglio dire e non generare confusioni e cavilli che, come calze elastiche si adattano a tutte le gambe.
Il metodo
soggettivo, scintificamente ed ermeticamente inteso, non è la via per diventare un asceta o un credente; e i religiosi, gli uomini che hanno fede in Maometto o in Cristo, che si preparano secondo il metodo prescelto alla conquista dell'eternità, non seguono un metodo di introspezione soggettiva perché il carattere dell'uomo di fede è di
seguire l'esempio per conseguire il premio nell'eternità; invece il metodo di investigazione scientifica soggettiva è di aver coscienza di ogni passo in avanti e la cognizione esatta dei mezzi più omogenei alla provocazione di uno stato sentito che è fuori dal comune.
(1)
Il religioso nel senso preciso della fede, deve attribuire tutto ciò che può ottenere alla elargizione per grazia di Dio o di un Nume.
Lo spirito di santità religiosa subordina la propria unità pensante alla volontà esperiore del padrone di tutte le cose: gli'israeliti su questo argomento sono come i cristiani e i maomettiani.
Geremia predicava allora come i santi cristiani nel medio evo: -
Maledetto sia l'uomo che ha fede in sè- Benedetto sia l'uomo che pone ogni speranza in Dio. Basta leggere i salmi peniteziali, gli stessi che si recitano nei breviari romani, per capire psicologicamente come l'uomo di fede sia diverso dall'uomo di scienza.
Nei salmi il religioso dichiara:
io sono come un vaso immondo- le mie piaghe sono fetide, io sono il disprezzo. Nel salmo XLIII dice: non avrò fede nel mio arco e la mia spada non mi salverà, ma tu, o Geova, che sei il mio padrone. I maomettiani riferiscono tutto ad Allah:
ciò che Allah ha scritto, è e sarà; che vale affrettarsi?
Ora la via dell'ascenso religioso, via isiaca e passiva, non ha da fare con il nostro metodo soggettivo, esame di sé in sé, per reintegrare i poteri possibili all'uomo; né da sperare con questo metodo, come vogliono gli
imitatori di Cristo alla Tommano da Kempis, che
il Maestro spunti in noi , perché in noi non spunta nient'altro che la Ragione e l'intelletto umano, quando non siamo uomini di fede.
Gli imitatori di Cristo, se hanno fede e vera fede,
s'iniziano all'ascenso religioso.
Sdoppiando la propria individualità , la più elevata della quale parla a nome di Cristo o di Maestro, l'altra ascolta e si umilia. E' la via del paradiso in tutte le religioni di oriente e dell'occidente, quando non è la via del manicomio o della delinquenza per esaltazione isterica.
Il metodo
soggettivo non ha niente di comune con le religioni vecchie o nuove.
L'uomo è quello che è. L'uomo non è un angelo, nè un pappagallo. L'uomo ha tanto valore come unità propria, per quanto ha conosciuto e sa, anche se apparentemente oblìato, per quanto il suo Ermes penetra le cause naturali e ne facilita le applicazioni.
L'anima umana è
un'unità storica . Ogni
unità ha il suo valore storico. Si svolge e si eternizza nel conflitto di due forze:
La volontà assoluta di evolvere e la
necessità esteriore che determina i bisogni e le restrizioni. In astratto tutti gli uomini in essenza sono uguali; in realtà differiscono per storia, e per meriti e per colpe: Mamo Rosar Amru dice di più:
che le anime non sono tutte uguali per la loro origine, alcune sono terrestri, altre sono di origine celeste, cioè sono e furono Numi provenienti da altre regioni planetarie.
Forse il pontefice Amru esagerava per creare un po di rispetto alla aristocrazia sacerdotale, ma oggi la nostra origine è... nei libri dello stato civile, e- in nome dell'uguaglianza--attendiamo il suffragio universale.
Per volontà, pazienza, studio, tutto l'uomo storico che è in noi si manifesta, valga ciò che valga. Non è detto che se nel nostro sacco abbiamo un personaggio molto scemo, per il solo fatto che si seguono le pratiche dell'ermetismo debba venir fuori un Bacone o un Olao Magno. Quindi il criterio che basta volere per vedere affacciato il
Maestro in sè è un concetto mistico della
Imitazione di Cristo di cui ho parlato con rispetto e ammirazione sempre, e i mistici questo affacciarsi al Cristo in noi chiamano
Iniziarsi.
E sta benissimo. Ma la
iniziazione ermetica, iniziazione o iniziatura ai veri arcani degli antichi misteri, è una cosa diversa perché la scienza dell'anima o della psiche umana che apre, con le garanzie di una preparazione effettiva, non illusiva, non paurosa, un orizzonte nuovo alla vita umana e all'anima umana, conquista che diventa eterna; per cangiare di nascite resta sempre profondamente attaccata alla nostra coscienza... e si rinasce poeta con le rime nella cuffia di battesimo.
Chi è che dà questa
iniziazione ? Siamo sul pianeta terrestre, ed è chiaro che questa iniziazione la dano gli uomini, più o meno come gli altri, ma che hanno meritato nelle vie anteriori o nella presente, di sapere quello che gli altri non sanno.

(1) Si tenga sempre presente uesta differenza tra la via religiosa e la via ermetica. La teosofia o sapienza divina è, a rigor di termini, una via religiosa per arrivare ad una perfezione mistica; la Teologia è il ragionamento intorno agli dèi o all'idea divina. Quando spuntano i teologi e le discussioni intorno alla fede, sono cessati di fatto i miracoli della fede, poiché la fede non è supportata da nessun ragionamento, il quale non è tale nella sua essenza e non crea la fede, o è veramente una concatenazione di premesse e conseguenza dimostrabili e di strugge lo stato di credulità. Un religioso sente Dio: non lo discute; se annunzia che Dio è sinonimo di Padrone (geova) e a suo capriccio può tutto dare e tutto togliere, egli non deve ne può mettere in discussione questo enunciato che è assurdo pel ragionamento di uomo sano dell'occidente, poiché tal concetto di Dio è di origine orientale semitica, di quell'oriente dove i re furono dei e amministravano i loro soggetti come dettava il loro umore. La grandezza incommensurabile del popolo romano, repubblicano e imperiale di fronte a tutto il mondo morboso della psiche orientale, inferiore di milioni di cubiti a noi, è nell'aver dato per la prima volta al mondo lo spettacolo della giustizia amministrativa in terra e dell'uomo innalzato alla dignità di poter trattare alla pari coi numi della plebe ignorante.
Giuliano Kremmerz (Ciro Formisano) a cura di Eros.