Nell'albero della vita, tradizionalmente, abbiamo la rappresentazione di due estremi: Kether e Malkut.
Kether in alto, seme, prima della contrazione della Luce; Malkut in basso, riflesso e manifestazione di Kether dopo la dispiegazione delle sephirot.
Il seme contiene in potenza tutto l'albero, ma stiamo contemplando un albero che ha le radici in alto. Come ci suggerisce il taro de l'appeso dobbiamo porci in un cambio di paradigma rispetto all'ordine naturale delle cose di questo mondo.
La numerologia ci offre una visione filosofica e qualitativa sia di Kether associandolo all'Uno quanto a Malkut, decima e conclusiva sephirah dell'albero.
l'1 come potenzialità assoluta, il 10 riflesso e concretezza, realizzazione molteplice in quanto 1 e 0: nuove potenzialità multiple (1) in nuove infinite possibilità (0) ci conducono alla realizzazione di una nuova dimensione: il 10.

Eccoci nel mistero della dualità, nella sua origine misteriosa. L'essere supremo genera l'uomo, ma l'uomo desiderando l'Essere supremo lo genera, l'uno il riflesso dell'altro, l'istaurazione di una relazione, di una proiezione dell'albero sephirotico sul nostro corpo, sul nostro volto, sui nostri processi psichici.Cominciamo dai tre centri energetici che sono la via che si snoda tra le colonne, il punto di Kether, zona infracigliare della corona che dissipa le nostre ombre, le fantasie, le superstizioni, per avere un pensiero intuitivo e libero che possa esprimersi nell'azione riflessa in Malkut. O ancora, la via della freccia dei Chakra, liberando raffinando in un percorso di risalita le energie telluriche, le quali raggiungeranno Kether attraverso il lavoro giornaliero. Possiamo associarlo al Taro della Torre, le energie ignee risalgono da Malkut, mentre da Kether discende il fulmine dell'intuizione e dell'ispirazione devasta le false personalità, i riflessi distorti di noi stessi detronizzandoli, liberando il canale di collegamento tra l'alto e il basso e il basso e l'alto e il martinista si pone al centro. La shin.
Analogia che incontriamo ogni giorno nei nostri rituali è simboleggiata dalla barba di Aaronne. Accostiamoci a questa analogia attraverso tre canali: Aaronne e la barba; l'iniziatore e l'associato e il dio nero e il dio bianco.

21-10-2017
Fratelli e Sorelle Incogniti:
Eros I:::I:::, Semes A:::I:::, Aternius A:::I:::, Aries A:::I:::, Tara A:::I:::, Rhiannon I:::I:::,
Sliema A:::I:::, Giovanni Battista A:::I:::.
Sovrano Ordine Gnostico Martinista.(http://www.martinismo.net/)
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